mercoledì 26 giugno 2013

- Plutone -


3 gocce

Ho male qui
Nascondi
Questo cuore qui
A terra siamo tutti uguali

Vermi nudi e soli

Non vedi

l'ombra che è in te
Solo pece
infernale
Vorrei tornare all'Inverno
a osservarti in uno scrigno

Petali di papaveri
Tra le coperte
Cerco tra le chiavi
Quella per chiudere
le Ferite

Nera notte
Lei geme
Era buono il suo cuore
da mangiare

Per te è sempre tutto semplice
Non senti il peso delle ossa frantumate

Petali di papaveri
Tra le coperte
Cerco tra le chiavi
Quella per chiudere
le Ferite.

venerdì 21 giugno 2013

Verità




 Spesso il male di vivere ho incontrato: 
      era il rivo strozzato che gorgoglia, 
      era l'incartocciarsi della foglia 
      riarsa, era il cavallo stramazzato. 

5    Bene non seppi, fuori del prodigio 
      che schiude la divina Indifferenza: 
      era la statua nella sonnolenza 
      del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato. 


- Eugenio Montale



domenica 9 giugno 2013

- 8 Okta -


Regina mi chiamano

della pioggia d'Autunno
Mi nascondo a piangere
in un cuscino di nuvole
Stringo forte le mani
sulla mia corona di Lampi

Ma è il Re
del Buio
a vincere

Soffoco con i cicloni
Requie per me è la polvere
Ma posso piangere
perché
Non ho diamanti in me
Ma una nebbia di viscere

Ed è il Re
del Buio
a vincere

Lo senti il Lupo arrivare
Tempesta è il suo cuor d'animale
Le senti le fauci schioccare
E il sangue caldo colare
E' il mio spettro che urla là fuori
E' il mio spettro che muore là fuori

mercoledì 5 giugno 2013

- Like the Rain misses the Desert -


mi sono immaginata che andavamo sulle montagne russe ero trasportata dal vento e il vuoto mi risucchiava come il ventre avido del mostro sotto al letto a tratti eri sfocato avevo paura pensassi che non fossi abbastanza coraggiosa ma di buttarmi ho sempre avuto voglia e ci ho provato pure stavolta qualche corda si è spezzata dentro me, ma sai, si riallaccerà e in fondo le cicatrici non sono forse pagine di un grande libro? fossero tutte bianche che ci sarebbe di divertente? il prezzo è che ogni tanto riprendono a sanguinare ma così si inventano nuovi alfabeti e tu potrai leggermi in modo diverso quando vorrai ogni tanto mi riascolto quel vinile di natale incartato alla meglio e scopro che pure io ho una parte fatta di miele me ne vergogno un po' lo sai di scoprire i miei segreti vorrei essere un menhir stagliato nel cielo imponente ed eterno scalfito ma ancora in piedi invece qualche sera cedo e ti sogno in una notte d'estate con la luna alla finestra tra lenzuola nere l'acqua del lago a pochi passi da noi parliamo di come affrontare la morte che un giorno tutto sarà polvere però io ti sfioro il braccio e tu sei lì con me ma mi sveglio stremata perché ad abbracciarmi era un'ombra che al mio compleanno mi disse che ogni anno è peggiore del successivo è una storia che si ripete come i cerchi dei gabbiani nei cieli che vedevo da bambina a isola polvese ma ricostruirò questa pelle fatta mosaico come ho sempre fatto con la solita colla fatta di sale però vorrei sapere se ogni tanto ti manca la mia saliva e la mia s strisciata per curiosità di soma umana tutto qui probabilmente sono io a insabbiarmi come una tartaruga troppo pesante per un mondo che va avanti così velocemente.basta così.