domenica 19 maggio 2013

- Axiokersa -


1.

Sono una lucciola intrappolata in un bicchiere.

La notte è lunga e non sentirò la brezza del mattino.
La mia luce si spegne, come la fiamma di una candela.
Un ultimo battito in questa mia gabbia di cartilagine.
Sento il sollievo della staticità baciarmi come una madre velenosa,
ormai le iridi non contengono più la linea dell'orizzonte.

Novembre ci ha fatto nascere tra la nebbia dell'animo.
Esseri autunnali che amano la perdita e il cordoglio.

Amore, dimmi se mi hai dedicato una stella
ché tu per me sei un astro in eclissi,
che riesco a guardare solo nell'ombra. 

2.

Oscuri i mesi di Zefiro.
Persefone discorde,
un seme di oppio 

per tornare all'Inverno. 
Spero conserverai 
la mia grafia dorata,
anche se per te sarà solo 
ottone ossidato.

2 commenti:

  1. L'incarnato, non può che dolere.

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  2. luce fioca emanata da una gabbia interiore più che esteriore..
    dissipare nubi fitte glaciali..in un cuore ottenebrato..
    che non perde l'istante della speranza..
    come cometa si disfà all'orizzonte..
    ma esiste per la scia che emana..


    se vuoi passa da me..
    ci sono diverse,non tutte,prose poetiche

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