mercoledì 20 giugno 2012

- 157 -


Ho finalmente scoperto quanto le parole siano importanti.
Sono spade e sono rose, che squarciano e pungono.
Certe volte sogno di trapassare la pelle con tali aghi
e vedere se sotto sotto
è dolore
o piacere
quello che provo.
Sono le uniche a farmi piangere, nel bene e nel male.
Le uniche a farmi ricordare
che non c'è stata mai un'età dell'oro,
ma solo terra fecondata qua e là,
ritrosa a concedere i propri frutti.
Ho finalmente capito quanto le parole siano pesanti.
Sono massi che fanno piegare la schiena
e guardare fisso a terra.
Sono il sale sulle ferite aperte
e sono l'ambrosia di ogni amplesso.
Sono i sussurri che di passione
fanno flettere e tremare
ogni articolazione 
e sono la pressione che
nella mente crea spasmi
apparentemente irrisori ma che poi, la notte,
ti fanno accoccolare come un feto.
Sono la malinconia delle promesse non mantenute
e degli affetti malriposti.
Sono le vesciche tra le dita delle mani 
venute per il troppo pregare
la speranza vana.
Sono la trasfigurazione dell'amore
che mai ti ha fatto sentire
così sola e umana. 

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