Continuate pure a pascere nei vostri piatti ricolmi,
con i vostri sguardi vuoti
ad osservarmi nuda.
E' solo guardando negli occhi solitari del mio gatto
che mi rendo conto che questo è reale.
Sento le mie palpebre calare
e prender forma nuove geometrie,
come le costellazioni.
Ho fame.
Ma se mangerò, mai più volerò.
Se mi concederò, forse precipiterò.
Mi dicono che sono triste, ma
il qualcosa in realtà è il nulla.
Sento grattare
il fondo del mio cuore;
forse ho un problema
ventricolare.
Il sangue non corre e
il Buio arriva.
Ma è come un rifugio ormai.
Antico e familiare.
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